Più alta è la conoscenza, tanto più siamo liberi d’esprimere le nostre idee
È stato un vero successo l’Open day di sabato 18, una giornata dedicata ai laboratori esperienziali; a certificarlo, la presenza qualificata di autorevoli personalità del mondo della scuola, delle istituzioni e delle imprese del territorio. Dopo il saluti del Dirigente Ciampa, che ha voluto ringraziare gli ospiti per la presenza ed illustrare a grandi linee i programmi per il prossimo anno, ha preso la parola l’Avv. Nino Lombardi, Presidente Provincia di Benevento: “Dobbiamo essere realisti, essere istituzione. Quello che fate alla Scuola Internazionale del Sannio con il cinese, lo spagnolo e l’inglese -che rappresentano la quasi a totalità delle lingue parlate nel mondo- genera una crescita, genera uno sviluppo di un territorio. E noi istituzioni, dobbiamo incoraggiarvi e sostenervi. Le istituzioni devono saper discernere il pubblico dal privato: quando c’è una sana competizione, chi ne beneficia è l’intera Comunità. E quando parliamo di scuola Primaria, diventa anche un sentimento umanistico, perché il genitore di questi bambini affida a voi la loro formazione, l’intelligenza, l’apprendimento, la crescita del sapere. ‘Se non vogliamo essere schiavi, dobbiamo accrescere il sapere’ diceva Ciampa. E allora io, per concentrarmi sulle cose che fate in questa Scuola, che tengono un orizzonte lungo e soprattutto validi contenuti, che dicono a noi istituzioni “stiamo insieme”: non per l’interesse di quello che è un istituto riconosciuto, che deve crescere nelle iscrizioni; ma se guardiamo i ′contenuti′, guardiamo i ′programmi′, devo dire “grazie” al preside per quello che fa, e lo fa da vero precursore. E vi posso confermare che noi istituzioni, presenti e non presenti, ne cogliamo la importanza ed incoraggiamo queste iniziative.
Quando parliamo di Scuola Internazionale del Sannio stiamo cogliendo delle cose e stiamo consegnando un futuro di competenze ed una crescita del sapere, che sono le precondizioni non solo dello sviluppo e della crescita, ma anche quello di valorizzare una Comunità. Ecco perché le istituzioni saranno sempre vicine a chi vuole lavorare ed investire nel campo della scuola, nel campo del sapere, per insegnare quelle competenze che fanno sì che una Comunità possa crescere nella libertà: quanto più è alta la conoscenza, quanto più alta è la competenza, tanto più riusciamo ad essere liberi di esprimere le nostre idee”.
A seguire, la dott.ssa Valeria Varriano, direttrice Istituto Confucio Orientale di Napoli: “È bello vedere una comunità che si fa carico dei suoi cuccioli. Penso che tutte le comunità hanno una attenzione particolare verso quello che è il futuro dei suoi bambini. E questa Scuola credo porti i bambini, l’uomo, al centro del progetto formativo. Perché al di là di quelli che sono gli strumenti che vengono utilizzati, in questa scuola si procede per fare in modo che ogni bambino riesca a venire fuori con la sua identità. Ed è in questo progetto che nasce l’idea di insegnare. Ci sono molti miti e molti stereotipi rispetto a questa grande Nazione che è la Cina: stereotipi a volte terribilmente pericolosi. “Conoscere l’altro è fondamentale, ma conoscere la lingua cinese è anche altro. Perché come diceva un noto sinologo francese François Julien, è come se si andasse a vedere che cosa succede a fare una scelta altra; scegliere di non scrivere con la fonetica ma di scrivere con il logogramma; scegliere di parlare invertendo l’ordine degli elementi in una frase, scegliere di non unire mai il suono alla scrittura: tutta una serie di ‘scelte’ che avremmo potuto fare anche noi, da questa parte del mondo, se avessimo continuato, per esempio, ad attivizzare i geroglifici egiziani. È un modo per potersi guardare meglio dentro e, in fondo, anche per guardarsi dentro e riscoprire la propria identità. Identità come persona, identità come cultura, identità come mondo, che a noi piace definire “occidente”. Ma occidente di cosa? Dipende da dove mettiamo il centro. Una delle prime cose che colpisce chi studia il cinese, è che quando entra in un’aula in cui s’insegna geografia, è la Cina al centro –e, allora, estremo oriente diventano gli Stati Uniti! Oggi viviamo un’epoca in cui, in un certo senso, si perdono i punti cardinali; ed è bello vedere che qui, i punti cardinali, si perdono per poi ritrovarsi in una dimensione nuova, cresciuta”.
Antonio Castiello, Console onorario del Kirghizistan in Campania: “La lingua è il vero ‘ponte’: abbatte le frontiere, riesce a creare una connessione di bandiere. Noi, insieme, ci dobbiamo attivare non solo per portare i nostri valori all’estero, ma anche per importare i valori dall’estero: ecco che la cultura diventa la vera base per la pace”.
Dott.ssa Antonella Gramazio, Preside Istituto Galilei Vetrone: “Quando il bambino non riesce a fare, questo danneggia la struttura del metodo, ma danneggia anche il concetto stesso di scuola. I bambini vengono affidati alla scuola, che, quando li lascia, in orario pomeridiano, diventano figli, diventano nipoti. Non più studenti. E questo differenzia una scuola di qualità, come questa in cui siamo oggi”.
Luigi Ambrosone, Assessore alle Attività Produttive: “Dobbiamo valutare e correggere le cose che in passato sono mancate. Quando noi oggi leggiamo, dai dati nazionali, che la città di Benevento è passata al 16° posto del tasso di crescita, è un merito anche vostro; quando si leggiamo che abbiamo il turismo è in costante aumento, rispetto al passato, è perché tutti, non solo l’amministrazione, abbiamo lavorato in sinergia. Sono dati davvero importanti, che non solo ci riempiono di soddisfazione, ma ci danno le giuste motivazioni per fare bene, per fare squadra, per essere sinergici con persone come voi, che ci mettono tanto impegno e tanta dedizione in quello che fanno per la crescita della Città. E noi, come istituzione, non possiamo che accogliere ed anzi sviluppare quello che voi state realizzando: qualcosa di eccellente e di unico in Italia. Insieme a voi, continueremo a crescere e faremo crescere la città”.
Prof.ssa Mimma Di Sorbo, Presidente Mathesis – Società italiana di scienze matematiche e fisiche: “Ora è fondamentale, per una scuola Primaria come questa, che ci sia continuità con la scuola secondaria di primo grado e che non venga disperso il patrimonio di conoscenza che qui i bambini apprendono. Io amo i ragazzi, amo la scuola e amo il modo di fare scuola che tu stai spingendo a fare e quindi, a nome anche di quelli che comunque rappresento, ritengo sia una cosa veramente ′fantastica′. Perché oggi la scuola –come diceva anche la collega Gramazio- “si fa nella scuola”: si lavora a scuola. Io docente non sono il detentore del sapere, ma sono il coach, devo saper motivare i bambini -alunni, studenti, universitari, tutti- ed insegnare loro a studiare insieme, a lavorare insieme, a fare squadra. E soprattutto: come pensiamo di andare nel mondo, di rompere le frontiere, se non conosciamo e parliamo bene almeno una lingua straniera? Ecco perché vi ringrazio per quello che fate”.
Dr. Carlo Mazzone –Presidente Sannio Valley: “Siamo in una scuola fortemente innovativa, dove i bimbi già prendono coscienza delle tecnologie e del loro uso corretto, come nel caso dell’Intelligenza artificiale. Se non la riconosciamo, non riusciamo nemmeno a controllarla. Si parlava prima di programmi a 3-5 anni, ma immaginate cosa le intelligenze artificiali faranno quando inizieranno a prendere coscienza dei come e perché. A 3 anni, noi esseri umani acquisiamo consapevolezza attraverso il corpo: il fatto che i bambini toccano e gestiscono il mondo esterno, è una cosa che attualmente le intelligenze artificiali non hanno; ma le stanno per acquisire. Nel senso che il passaggio successivo è quello dell’intelligenza artificiale all’interno di un robot, che comincia a distinguere (così come fanno i bambini di 3 anni) la sua fisicità: quindi vede la sua mano toccare l’oggetto e acquisisce consapevolezza di sé. Siamo spacciati? Io mi auguro di no, però innanzitutto bisogna ′riconoscere′ questa cosa”
Prof.ssa Rossella Del Prete, Associazione Kinetès Arte. Cultura. Ricerca. Impresa: “Questa è una scuola che ha sempre proposto il cambiamento ed io ho avuto la fortuna di avere qui anche i miei figli. Ciò che distingueva la Scuola Bilingue nei primi anni delle sue attivitàm era la lingua inglese e la formazione teatrale e artistica, con corsi di pittura e veri e propri spettacoli teatrali. Cosa che soprattutto nei bambini ha un valore importantissimo. Con spagnolo e cinese, ha raggiunto ed è entrata in un altro mondo e, anche questa, è stata una grande sfida vinta”.
Ing. Fabrizio D’Aloia, Open Innovation Advisor & Business Angel: “I ‘robot umanoide’ non è un vezzo della fantascienza cinematografica; ma c’è l’esigenza di far fare alle macchine le cose che sono state pensate dall’uomo: ecco perché saranno sempre più presenti nella nostra vita e faranno sempre più cose che facevamo noi. Anche eventualmente farci una semplice puntura, cosa oggi assai difficile quando ce n’è bisogno. Compito della scuola, quindi, è quello di mettere l’uomo al comando di questa tecnologia: non insegnare il lavoro, ma insegnare a governare le tecnologie per concentrarsi sullo sviluppo del sapere e sullo sviluppo delle arti creative. È un passaggio ‘epocale’: si passa dalla formazione in funzione del mondo del lavoro, ad una formazione che è una presa di coscienza delle capacità dell’essere umano. E, da questo punto di vista, abbiamo davanti a noi una prateria infinita di attività da svolgere, che vanno dalla selezione dei docenti in grado di guidare queste fasi nelle varie fasi di sviluppo della crescita del bambino, all’utilizzo delle tecnologie più evolute e al passo coi tempi. Le lingue continueranno a svolgere una funzione chiave, ma saranno sempre più incentrate sulla conoscenza e sulla cultura di chi ha queste lingue alla sua base, piuttosto che a mero strumento di comunicazione. Ringrazio tutti voi per il supporto e l’attenzione verso la Scuola Internazionale del Sannio perché è un momento in cui anche le Aree interne, anche un territorio come Benevento, può esprimere un elemento di eccellenza, che diventa un motore di sviluppo, un motore di attrazione della provincia verso il Capoluogo. Far ritornare Benevento al centro della provincia significa riprendersi un ruolo-guida sul territorio, ma questa volta non soltanto in ambito locale, ma sul mercato internazionale:, che è quello che noi auspichiamo insieme ai tanti beneventani che già si distinguono nel mondo e che, nel futuro, sappiamo possono essere una categoria ancora più grande”.
Giuseppe Chiusolo
Sono aperte le iscrizioni
✅ In sede
Dal lunedì al Sabato dalle ore 9 alle ore 13 o su appuntamento per esigenze specifiche, con iscrizione a cura del personale interno.
✅ Sul sito ufficiale della Scuola Internazionale del Sannio, al link: https://www.scuolaprimariabilingue.it/iscrizione/
✅ Sulla piattaforma unica
Dalle ore 8.00 del 21 Gennaio alle ore 20.00 del 10 Febbraio